mercoledì 16 febbraio 2011

Profumo di lampone al mattino

Risveglio abitudinario a colpi di tosse allergica e con i lievi rumori di sottofondo di lui che era appena rientrato felice come lo è solo ultimamente dalla notte di lavoro. Mentre bevevo il mio caffè ha voluto subito leggermi pezzi di questo diario. Lo legge così bene tanto che non sembra che lo abbia scritto io. Ha riletto le scene in albergo con Alexia e davvero non mi sembra vero che scrivevo già quelle cose senza ancora averle fatte. Il profumo di lampone gli ha sollevato il cazzo in men che non si dica. E sono rifinita a letto ma stavolta con tutto il suo corpo caldo e rassicurante da abbracciare. Il letto singolo e il caldo eccessivo delle quattro coperte e le ossa del ginocchio che si toccano un po' di più non mi consentivano di approfondire quella maliziosa e così desiderabile sensazione di orgasmo che mi aveva contagiato già fin dal primo abbraccio. Non ho desistito, dovevo riuscirci, volevo godere di nuovo per non sprecare quella cappella così dura e grossa, sarebbe stato un vero peccato! Lui si sentiva porco come al solito al punto che avrebbe scopato tutte quelle che gli avrei proposto, ma alla fine con Manuela, con lei, la dolcissima pantera dello XXX abbiamo concluso simultaneamente la nostra orgia di orgasmi. Il mio, istigato dalla visione della dolcissima fica di Manuela che veniva allargata dalla punta del suo uccello, riesco a descriverlo solo come un triplo orgasmo: anche se è stato unico temporalmente sono stata scossa da tre lunghi picchi tutti dello stesso livello che sono finiti un istante prima che lui mi inondasse di bianco. Ah meravigliosa straordinaria bellezza dell'orgasmo!

domenica 12 dicembre 2010

Resistenza...

Stavo riflettendo oggi dopo un incontro a colazione non da Tiffany ma con una nostra amica, una delle donne casalinghe disperate di cui parlavo nel precedente post.
L'uomo è fortunatamente istigato ed incentivato dalla sua congenita pressione biologica a pensare perennemente al sesso (fatta eccezione per i babbioni of course!) la donna al contrario ne è sprovvista, della pressione intendo, visto la mancanza di un "orpello" presente e fondamentale. Cosa resta allora ad una donna che invece si sente porca dentro e sa di esserlo ogni volta che l'occasione si fa propizia? Non rimane che alimentare la sua timida pulsione sessuale affinchè diventi sempre più forte e non la abbandoni mai. Ma il problema è riconoscerla e poi accettarla. E accettarla non è facile perchè implica fastidiosi sacrifici mentali la cui stessa inutilità, se se ne fosse già consapevoli a priori, renderebbe tutto più semplice e il passo più breve. Ma le donne hanno il piccolo handicap della pulsione non costante che fa sì che riempiano il loro tempo con altri interessi molti dei quali futili.

sabato 11 dicembre 2010

Quanta fatica per essere ...porca!

Non è facile essere porca, non lo è mai stato lo so, ma oggi ho voglia di ribadirlo. Colpa dell'uomo "maschilista" che preferisce la ragazza "santa" e le altre "puttane".
Meglio sposarsi una donna per bene, gelosa, possessiva o per nulla interessata al sesso così si è liberi di sgattaloiare in giro in cerca delle "brave donne" e fare lo sbruffone con gli amici al bar.
Un atteggiamento infimo e meschino. Quello del maschilista. A causa della sua debolezza, non è in grado di scegliersi una compagna che rispecchi le sue voglie sessuali pur di non avere problemi di gelosia, pur di non affrontare le proprie paure. Come liberarsi poi dal pensiero che "mia moglie può fare così anche con un altro!!!"
Essere porca non è facile. Ma bisogna pur tentare. Ne vale la pena. Più di quanto si possa pensare. Ve lo assicura Porcoromantica!

giovedì 9 dicembre 2010

Donne casalinghe...disperate!

Ogni giorno mi capita di imbattermi in loro, le donne casalinghe...quelle disperate. Non si vede dal volto quanto lo siano realmente; certo, scrutandole immagineresti che hanno qualcosa di cui sfogarsi o che hanno appena avuto uno scazzo con qualcuno o che sono pronte a scattare per assalirti perchè imbestialite per chissà quale sfiga giornaliera. No, non si vede dal volto quanto siano disperate. Forse nemmeno lo sanno. Forse la consapevolezza in questo caso produrrebbe suicidi. Meglio che non lo sappiano.
Tutti i giorni a scuola, mentre aspetto paziente in quell'atmosfera irreale di genitori spossati e impegnati, mi sento adocchiata e circondata. Un punto nero. Me ne sto zitta in disparte, con la testa bassa ma riesco a osservare un pò tutti, li conosco bene ormai. E me ne sto sempre più lontana, sull'ultimo scalino grigio. Meglio non avere contatti. Ma oggi una di loro, forse più disperata delle altre ha voluto vendicarsi del mio silenzio ostinato. Mi ha buttato addosso frasi sconnesse, con motivazioni non occulte, lo riconosco, ma che non capivo ugualmente perchè non c'era un nesso logico nei suoi improperi gettati fuori come sa fare solo una donna minacciata che si difende. Mi ha guardato incazzata dal basso verso l'alto con gli occhi aguzzi e acidi accusandomi di intralciarla, con la mia posizione, nello svolgimento della sua mansione quotidiana. Non ho ben capito quale ostacolo io rappresentassi per lei. Ma ricordo che ho solo pensato "adesso finisce tanto". Avevo ragione: ha sorriso al suo indecifrabile bambinetto ed è fuggita via soddisfatta, lasciandomi inerte appoggiata alla colonna di cemento.
Ho avuto paura, ancora una volta: che potessi diventare un giorno come quella donna, disperata perchè sta vivendo, incattivita perchè non sa dialogare, sola perchè crede di avere ragione. Ho avuto paura ma poi mi sono ricordata delle strafiche, quelle che ho conosciuto quella notte nel locale. Ho ricordato quanto fosse morbida la loro pelle e dolce il loro profumo denso. Mi sono sentita rinascere. Nessuna casalinga disperata potrà convincermi del contrario!

domenica 26 settembre 2010

A due passi dal sogno...

...non ci può più essere competizione. Quelle di Met-art o di Femjoy sono bellezze disincantate, pure e sincere, libere e naturali, non più soltanto sogni “mentali” del nostro uomo. Le vediamo anche noi, e non conviene più “ridicolizzarle” o “sminuirle” ...come riuscirci?!! D'altra parte c'è poco da fare: la fissazione di una donna non è scaricare, guardare e collezionare foto di uomini nudi ad libitium bensì essere l'unica donna desiderata. E' allora davvero più semplice entrare nel sogno: così di tanto in tanto mi soffermo a visionare con lui le ultime foto di fiche nude che si è scaricato puntualmente da qualche sito; le guardiamo insieme, le commentiamo e io me le gusto magari più tardi nel ricordo (visto che un po' di gelosia mi rimane sempre) e così ogni scopata diventa più ricca. Ormai le conosco per nome Franciska, Helena Karel, Anna S, molte le ho scoperte io nei miei girovagare e ne vado fiera.
La loro presenza è quasi quotidiana. Mi pare di averle conosciute chissà quando e di sapere tutto di loro, ma capisco che sarà solo perchè conosco ogni cm della loro fichetta morbida, polposa, depilata o disegnata perfettamente nello spacco. Quante volte l'ho guardata di nascosto!
A volte la gelosia cresce, e io mi eccito ancora di più al pensiero di quanto lui se le scoperebbe e come effetto cosa ottengo? Semplice: lui mi vede ancora più porca e più desiderabile di quelle stesse strafiche di prima! E in più io sono REALE! E la condivisione annulla la competizione.

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