mercoledì 16 febbraio 2011

Profumo di lampone al mattino

Risveglio abitudinario a colpi di tosse allergica e con i lievi rumori di sottofondo di lui che era appena rientrato felice come lo è solo ultimamente dalla notte di lavoro. Mentre bevevo il mio caffè ha voluto subito leggermi pezzi di questo diario. Lo legge così bene tanto che non sembra che lo abbia scritto io. Ha riletto le scene in albergo con Alexia e davvero non mi sembra vero che scrivevo già quelle cose senza ancora averle fatte. Il profumo di lampone gli ha sollevato il cazzo in men che non si dica. E sono rifinita a letto ma stavolta con tutto il suo corpo caldo e rassicurante da abbracciare. Il letto singolo e il caldo eccessivo delle quattro coperte e le ossa del ginocchio che si toccano un po' di più non mi consentivano di approfondire quella maliziosa e così desiderabile sensazione di orgasmo che mi aveva contagiato già fin dal primo abbraccio. Non ho desistito, dovevo riuscirci, volevo godere di nuovo per non sprecare quella cappella così dura e grossa, sarebbe stato un vero peccato! Lui si sentiva porco come al solito al punto che avrebbe scopato tutte quelle che gli avrei proposto, ma alla fine con Manuela, con lei, la dolcissima pantera dello XXX abbiamo concluso simultaneamente la nostra orgia di orgasmi. Il mio, istigato dalla visione della dolcissima fica di Manuela che veniva allargata dalla punta del suo uccello, riesco a descriverlo solo come un triplo orgasmo: anche se è stato unico temporalmente sono stata scossa da tre lunghi picchi tutti dello stesso livello che sono finiti un istante prima che lui mi inondasse di bianco. Ah meravigliosa straordinaria bellezza dell'orgasmo!

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